SCUOLA IN OSPEDALE “L’ARTE DI METTERSI IN MOSTRA”

SCUOLA IN OSPEDALE

“L’ARTE DI METTERSI IN MOSTRA”

La scuola in ospedale si caratterizza come “setting”
educativo dinamico, una realtà del fare, dell’agire e
del pensare in cui tutti i soggetti trovano la loro
massima espressione e realizzazione.
Una scuola “speciale” che dà voce al silenzio che
spesso i piccoli degenti manifestano che è
espressione di sbarramento, di inciampo, di una
erranza, di una mancanza al loro normale processo di
crescita.
Dopo una copiosa produzione di opere d’arte, frutto
del progetto quadriennale “L’arte di essere bambini
per una scuola oltre le parole”, che ha investito i vari
periodi storico-artistici, attraverso il laboratorio grafico-
pittorico, si è avuto il bisogno di dare una visibilità,
attraverso la collocazione e l’allestimento, alle
riproduzioni, le quali, sono state frutto di un attento e
rigoroso studio di tecniche, forme, colori, spazio, luce
e programma iconografico.
L’approccio epistemologico è sfociato nel desiderio,
appunto, di progettare una mostra “creativa”, uno
spazio innovativo e modulare dove sviluppare il punto

d’incontro tra manualità, artigianato, creatività e
tecnologie.
In questa visione, le tecnologie, hanno un ruolo
abilitante ma non esclusivo; come una sorta di
“tappeto digitale” in cui, però, la fantasia e il fare si
incontrano, coniugando tradizione e futuro,
recuperando pratiche e innovandole.
Scenari didattici costruiti attorno a logica e pensiero
computazionale, artefatti manuali e digitali e
storytelling, trovano la loro sede naturale in questi
spazi clinici in un’ottica di costruzione e di
apprendimenti trasversali.

La corsia ospedaliera si trasforma, così, in un luogo
delle meraviglie, una “wunderkammer”, caratterizzata
da una mostra di lavori artigianali e grafico-pittorici
realizzati dai degenti-alunni.
Gli spazi della cura vengono sdoganati per far posto a
luoghi di apprendimento e di arte.

PERCORSO METODOLOGICO

Progettare una mostra è una pratica di condivisione:
confronto e scambio di idee, linguaggi, tecnologia.
ARGOMENTI DA CUI PARTIRE:
- talenti: tra creatività e manualità – lasciare spazio
alla creatività, alla soluzione di compiti reali ma
anche riappropriarsi del lavoro con le mani;
- linguaggi: tra umanistici e numerici – scoprire il
linguaggio dei bambini per conoscere la realtà che
li circonda;
- competenze: tra autonomia e relazioni (a
seconda dell’età dello studente, mirare a una
crescita autonoma anche se progettando
insieme);
- metodologie: tra processo e prodotto – curare
molto il processo didattico senza trascurare il

prodotto finale concreto necessario per la
motivazione e l’autovalutazione;
- saperi: tra discipline e aree di incontro trasversali
impostando curricoli orizzontali, verticali, di
collaborazione legati alla laboratorialità
disciplinare, ma anche a competenze di
cittadinanza digitale;
- scoperta e ricerca: tra osservazione/ricerca e
sperimentazione/invenzione – lo studente può
fare esperienza attraverso percorsi di scoperta
immersiva reale e virtuale ma anche diventare
ricercatore, artigiano, “praticare” i saperi;
- tecniche e strumenti: tra artigiano e tecnologia –
affiancare strumenti antichi e moderni e farli
rivivere;
- materiali: tra curricolo e materiali – riscoprire una
didattica degli oggetti, delle cose, dei materiali già
legati alle discipline del curricolo e farli interagire
con le tecnologie e gli strumenti.

Ultima revisione il 08-02-2023