FINALITÁ E ORGANIZZAZIONE

FINALITÁ E
ORGANIZZAZIONE

La scuola in ospedale si caratterizza in
un contesto particolare in cui si deve
tener conto del luogo in cui si interviene,
degli operatori con cui si interagisce, oltre
che della variabilità del numero, della
tipologia e delle condizioni degli alunni.
La sua nobile finalità è quella di
promuovere il ben-essere degli alunni e la
crescita degli alunni ricoverati.
Essa è, infatti, un concreto esempio di
come Istituzioni, Soggetti, Enti, Operatori,
pur con obiettivi diversi, possano non solo
incontrarsi, ma anche interagire
positivamente per la messa a punto di
interventi che hanno un solo fine, quello
di promuovere il benessere e la crescita
della persona in situazione di difficoltà.
Per queste sue peculiarità, la scuola in
ospedale, può costituire un modello
anche per la scuola cosiddetta “normale”.
Essa, infatti, sperimenta e mette
costantemente in pratica il “modello
integrato di interventi” che ogni vera
“comunità educante” realizza specie
quando ci si rivolge alle fasce di utenza
più deboli.

Tali interventi sono volti ad assicurare a
questi alunni pari opportunità, mettendoli
in condizione, ove possibile:
•di proseguire lo sviluppo di capacità e
competenze;
•di facilitare il loro reinserimento nei
contesti di provenienza;
•di prevenire eventuali situazioni di
dispersione scolastica.
La scuola in ospedale consente
l’esercizio del “diritto all’istruzione”
per minori temporaneamente malati, in
situazioni di grande complessità
organizzativa, didattica, strumentale,
affettiva e relazionale.
Il servizio è parte integrante del
“protocollo terapeutico” del minore
malato e costituisce una grande
opportunità sia sul piano personale, in
quanto permette la prosecuzione delle
attività di insegnamento e di
apprendimento, sia sul piano psicologico
e della malattia, in quanto sostiene
l’autostima e la motivazione. L’esperienza
nel tempo ha anche rafforzato la funzione
di sostegno che essa svolge verso la
persona, di cui contribuisce a stimolare il
desiderio di vita e l’impegno a combattere
la malattia.
La scuola rappresenta, perciò, per lo
studente ammalato e la sua famiglia
l’elemento di equilibrio, di normalità, di
sostegno, di coraggio e sostiene la voglia
di andare oltre (Nota n. 2322 del 9
aprile 2013).
È necessario un intervento educativo
coerente ed efficace raccordato con la

scuola di provenienza e la sezione
ospedaliera, al fine di realizzare un
percorso formativo in linea con la
programmazione delle classi e con la
specifica situazione dell’alunno e di
garantire la prosecuzione della
maturazione del soggetto, anche se
mirata al raggiungimento di obiettivi
minimi di apprendimento e alle limitazioni
dei disagi provocati dalla prolungata
assenza.
Questo richiede la costruzione di modelli
di rete integrata, a supporto dello
studente, delle famiglie e degli operatori
scolastici e sanitari per la costruzione di
"un'alleanza terapeutica", cioè di una rete
efficace di strutture e servizi, di una
collaborazione di forze diverse che
affiancano la
famiglia.

Ultima revisione il 08-02-2023