Il linguaggio dell’arte per una scuola oltre le parole

Il linguaggio dell’arte
per una scuola oltre le parole

La “scuola in ospedale” si caratterizza come ambiente privilegiato
per esorcizzare tensioni, ansie e paure legate al contesto, pertanto
un progetto artistico-laboratoriale crea il giusto fascino e aiuta i
bambini a superare la tendenza a percepire la realtà come detta il
proprio mondo interiore.
Il ricovero in ospedale produce, sempre, un’alterazione delle
proprie abitudini, delle proprie relazioni e dei propri contesti e ri-
creare un ambiente di esperienza di linguaggi, creatività,
espressione, dà un ottimo contributo al ripristino di un clima
sereno e quanto più vicino ai propri vissuti.
Le attività non sono preordinate dai ritmi della scuola ma dai
tempi dei bambini: non ci sono campanelle che scandiscono i
momenti e indicano la fine di un’ora e l’inizio di un’altra.
Se gli alunni sono particolarmente interessati e coinvolti da
un’attività, l’insegnante non si preoccupa di terminare ma lascia
che essi esplorino, sperimentino e discutano, ognuno seguendo i
propri interessi, aspirazioni e curiosità. Peculiari caratteristiche,
infatti, della scuola in ospedale, sono le interruzioni e la
frammentarietà delle attività che non sono affatto un aspetto
negativo ma acquisiscono ricchezza di idee e di contributi.
Il primo intervento educativo-didattico come sollecitazione ad una
lettura critica è l’osservare le opere d’arte che consente al bambino

di esplorare dei particolari del mondo reale, di guardare la realtà
con occhi diversi e di allentare la sensazione di preoccupazione e
di diffidenza che l’ambiente inevitabilmente crea.
Il bambino apprende, così, altri tipi di comunicazione non verbale
svolgendo attività manipolative, creative e di utilizzo di materiali
diversi che affascinano e allontanano da disagi di tipo ambientale.

Esprimersi con l’arte significa mettere il proprio mondo interiore,
le emozioni e l’immaginazione in primo piano e utilizzando la
metodologia del “narrare e narrarsi” si aiutano i bambini a vivere
meglio l’esperienza dell’ospedalizzazione.

Importante sarà approfondire il rapporto artista-opera che
costituirà il punto di riferimento nell’organizzare le attività
didattiche permettendo al bambino di esplorare il proprio mondo
interiore conoscendo l’artista, mediante le sensorialità, le
sinestesie, il mondo immaginale e cognitivo.

Il compito specifico di tale progetto è quello di promuovere
l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi

simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura in un
orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.
Si caratterizza come una scuola formativa, dunque, che attraverso
gli alfabeti delle discipline permette di esercitare differenti
potenzialità di espressione, ponendo così le premesse per lo
sviluppo del pensiero riflessivo e critico.

Finalità educative:

 Sviluppare capacità percettivo-visive, nonché capacità
espressivo-cromatiche in relazione alle attitudini di ciascuno;
 Avvicinare i bambini al mondo dell’arte stimolando creatività
e senso critico;
 Applicare la creatività del mondo dell’arte in altri contesti;
 Acquisire le abilità manuali con l’uso di vari materiali,
tecniche e strumenti;
 Esprimere il proprio talento creativo;
 Esprimersi attraverso tecniche espressive di tipo figurativo,
trasformando le percezioni in rappresentazioni e utilizzando
supporti e materiali diversi.

Obiettivi:

 Conoscere le tecniche e i materiali per realizzare produzioni
diverse ( mosaico, collage, puntinatura, macchie, etc.);
 Sapersi organizzare per l’esecuzione di un’attività proposta;
 Saper eseguire le indicazioni manuali per realizzare un
manufatto;

 Saper lavorare individualmente, in coppia, in gruppo e saper
subentrare a un lavoro già iniziato;
 Saper utilizzare codici e materiali diversi per esprimersi;
 Sviluppare e affinare le capacità espressive;
 Promuovere e potenziare l’autostima;
 Sviluppare capacità di autocontrollo;
 Promuovere la creazione di un clima positivo di
collaborazione;

Metodologie:

 La ricerca-azione e l’esplorazione: leve indispensabili per
favorire la curiosità, la costruzione, la verifica delle ipotesi e
la formazione di abilità di tipo scientifico;
 Il dialogo continuo: utile per un confronto, uno scambio, un
arricchimento reciproco, per stimolare la discussione e
valorizzare la capacità di pensiero al fine di sviluppare il
senso critico;
 Il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali: percorsi
esplorativi dove si uniscono i saperi disciplinari a quelli di
ricerca e di verifica, dove si imparano negoziazioni e
dinamiche comunicative, caratterizzate dalla disponibilità e
dalla condivisione cognitiva ed emotiva;
 L’osservazione sistematica dei bambini: attenzione alle
dinamiche, ai comportamenti e alle loro difficoltà al fine di
riorganizzare l’intervento educativo;

 La documentazione del lavoro degli alunni: come strumento
che possa permettere ai bambini di conservare la “memoria”
di esperienze vissute nella scuola in ospedale e di riflettere
sul loro operato, sulle loro conquiste, su quello che ognuno
ha dato e ricevuto in questo ambiente, su esperienze positive
che hanno contribuito ad attivare un ricordo di formazione,
sul riconoscimento della propria identità e di quella del
gruppo al fine di sviluppare le capacità di lettura della pratica
educativa quotidiana.

Verifica e prodotto finale

Il progetto prevede come prodotto finale e verifica
l’allestimento di una mostra nell’atrio della pediatria dei lavori
prodotti dagli alunni.

Allegati

L'arte di essere bambini per una scuola oltre le parole ptof.docx

Ultima revisione il 08-02-2023